Mapepa - Zimbabwe

 

Mapepa è un progetto nato nel 1986 da un'intuizione di Walter Ruprecht: creare opportunità di lavoro per persone in difficoltà, attraverso la produzione di manufatti artigianali realizzati con materiali riciclati. Lo Zimbabwe, così come molti paesi africani, importa la maggior parte della carta e del cartone di cui necessita. Per questo motivo, i costi degli imballi e degli articoli di cartoleria sono elevati. Non esiste, tuttavia, un sistema di raccolta differenziata che consenta di riciclare questi materiali "preziosi", che vanno così a finire in discarica o, ancor peggio, accrescono i depositi improvvisati di rifiuti. Partendo da constatazioni come queste, Walter Ruprecht pensò di sfruttare l'attività di riciclaggio di carta e cartone per realizzare una filiera produttiva che contribuisse a ridurre il problema dei rifiuti e, contemporaneamente, offrisse opportunità di lavoro a persone povere ed emarginate. Da questa idea nacque Mapepa, il cui nome nella lingua locale significa "carta".
Mapepa
 
 
I prodotti di Mapepa hanno come prime tre cifre del codice prodotto: 494
 
   
   
 
 
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Come primo passo, fu necessario organizzare la filiera produttiva, che può essere suddivisa in tre passaggi: reperimento materie prime, processo produttivo, commercializzazione dei manufatti.
Le materie prime sono costituite da: carta e cartone riciclato, proveniente dalla raccolta effettuata per strada, presso gli uffici e le scuole; fibre vegetali, come sisal, foglie di banano, scarti della lavorazione della canna da zucchero, alberi ricavati da appezzamenti oggetto dei progetti di riforestazione promossi da Mapepa; materiale tessile, per lo più scarti di produzione delle industrie locali. Il processo produttivo è affidato a gruppi, associazioni e cooperative, in gran parte nati grazie al sostegno di Walter Ruprecht. Lui stesso si è occupato della formazione dei vari artigiani e ha fornito alle diverse organizzazioni le attrezzature necessarie all'avvio dell'attività. L'ultima fase della filiera riguarda la commercializzazione. Le vendite sul mercato locale possono essere effettuate direttamente dalle singole unità produttive, ove queste ne abbiano le capacità, o grazie alla mediazione di Mapepa. Le esportazioni sono tutte affidate a quest'ultima, in quanto le singole realtà non hanno i permessi necessari e, soprattutto, non hanno le competenze per gestirle direttamente. La gamma dei prodotti, che all'inizio si limitava ai soli articoli di cartoleria, si è ampliata e ora include altri manufatti realizzati con materie prime riciclate, come complementi di arredo, materiali per imballaggio, cestini, tappeti, ecc...
Nel corso degli anni, Walter Ruprecht ha visitato diversi paesi, in particolare la Repubblica Sudafricana e il Botswana, dove ha organizzato corsi di formazione e ha contribuito alla nascita di nuovi gruppi. Le persone che partecipano ai corsi di formazione possono decidere liberamente se entrare a far parte di un gruppo già costituito o avviare delle nuove attività. In questo caso ricevono assistenza tecnica e un aiuto per l'acquisto di materiali e attrezzature.
Mapepa ha sei dipendenti e fornisce servizi e lavoro a 27 unità produttive, situate in Zimbabwe, Botswana e Repubblica Sudafricana, per un totale di 197 artigiani (equamente suddivisi tra uomini e donne), di cui 20 sono disabili.
Una parte dei ricavi delle vendite viene utilizzata per progetti sociali e per finanziare scuole materne, centri per disabili, strutture di accoglienza per ragazzi di strada.
                     
   
                     
             
                     
                     
                     

 

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