MSS è, dal 1951, il solo ente autorizzato a commercializzare lo zucchero prodotto nel paese ed è di fatto l’unico controllore del mercato. MSS è amministrato da un Comitato Generale costituito da 22 membri, di cui 14 sono rappresentati delle imprese e 8 dei produttori di base. Questa struttura, per quanto perfettibile, consente ai produttori di avere una propria rappresentanza e anche i più piccoli hanno la possibilità di far sentire la propria voce.

Le variazioni del prezzo dello zucchero sui mercati internazionali e le conseguenze delle calamità naturali che periodicamente colpiscono l’isola mettono in difficoltà le famiglie di agricoltori e le piccole aziende agricole che dipendono in modo rilevante da questa coltura.

Per migliorare le condizioni di accesso al mercato e per una maggiore stabilità dei prezzi, nel 2009, 5 delle 155 cooperative di produzione della canna da zucchero hanno deciso di entrare nel circuito del commercio equo e solidale. L’esperienza positiva di queste realtà ha spinto altre cooperative, circa 30, ad avviare il percorso per ottenere la certificazione.

Il seme gettato dalle prime cooperative sta generando effetti interessanti, come ad esempio la decisione del governo del paese di sostenere, anche economicamente, le realtà interessate ad ottenere la certificazione del commercio equo e solidale.

Le cooperative sono costituite da famiglie di agricoltori che si occupano del lavoro nei campi, anche se saltuariamente è necessario ricorrere alla collaborazione di lavoratori stagionali. La raccolta della canna  da zucchero è effettuata in modo diverso a seconda degli strumenti in possesso delle diverse cooperative: può infatti essere svolta in modo completamente manuale o con l’ausilio di macchinari agricoli.

Alla coltura principale i piccoli agricoltori affiancano la coltivazione di ortaggi, fagioli, arachidi, pomodori, mais, tabacco, banane e ananas che sono destinati all’autoconsumo e alla vendita sul mercato locale.

Si tratta di un aspetto molto importante in un contesto in cui la monocoltura della canna da zucchero ha un ruolo egemone. La diversificazione della produzione è fondamentale per garantire agli agricoltori il sostentamento delle famiglie e una certa indipendenza economica, oltre che a salvaguardare la fertilità del terreno.

Il lavoro comune all’interno delle cooperative ha inoltre rafforzato il potere negoziale degli agricoltori nei confronti di intermediari e distributori e ha consentito agli associati di avere accesso a forme di credito.

La relazione con le organizzazioni di commercio equo e solidale ha consentito alle cooperative di strutturarsi meglio e di fornire nuovi servizi agli associati. Grazie ai proventi derivanti dalla vendita dello zucchero  sono stati fatti investimenti per migliorare le fasi della raccolta della canna, sono stati realizzati vivai di varietà vegetali (come manioca, pomodori, fagioli) utili a differenziare  le produzioni.

Con gli scarti della canna da zucchero viene prodotta l’energia necessaria al funzionamento degli impianti e la parte eccedente viene immessa nella rete elettrica nazionale, arrivando a coprire una parte importante del fabbisogno energetico del paese.

Il prezzo di vendita delle diverse tipologie di zucchero è fissato annualmente da MSS, con l’avvallo del Comitato Generale di cui sono parte 8 rappresentati dei produttori. Il 78% dei prezzo di vendita va ai produttori di canna da zucchero, mentre il restante 22% costituisce la quota delle zuccherificio.           

Lo zucchero viene stoccato e venduto in sacchi, ma può anche essere confezionato in sacchetti di minori dimensioni. Il confezionamento in sacchetti da 500g e 1kg è curato da Craft Aid, un’organizzazione di commercio equo delle Isole Mauritius, nata per offrire opportunità di lavoro alla popolazione locale, con particolare attenzione a soggetti maggiormente in difficoltà come diversamente abili e madri sole.Il quaranta per cento circa delle persone che prestano il loro servizio nelle diverse attività produttive hanno disabilità fisiche e mentali o appartengono alle fasce più povere della popolazione.L’obiettivo è quello di offrire una possibilità di reinserimento per persone normalmente ai margini della comunità, attraverso il lavoro e percorsi che mirano ad aumentare il livello di autonomia e di autostima.L’attività dell’organizzazione si sviluppa in quattro settori produttivi: tessile, serigrafia, cartotecnica e il laboratorio alimentare.

Il laboratorio alimentare, che è conforme alle prescrizioni HACCP, si occupa del confezionamento di zucchero di canna non raffinato, oltre che di altri prodotti come vaniglia e diversi tipi di spezie.